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La storia del XX secolo secondo i videogiochi di guerra

Pier Francesco Piccolomini

Pier Francesco Piccolomini

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I videogiochi bellici trasfigurano la realtà per creare mondi alternativi sempre più realistici. In questo articolo l’autore, appassionato di FPS e TPS, ripercorre ironicamente la storia del XX secolo con gli occhi di un videogiocatore fanatico, che si è immerso così profondamente negli sparatutto da credere che la “realtà vera” sia quella in essi contenuta.
Continua a leggere solo se come lui non puoi resistere ai first person shooter, se vuoi scoprire tutto quello che hanno da offrire e… se vuoi giocare un po’ con la storia!

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Resettare tutto. Rewind. Ci hanno fregati.

Abbiamo studiato per anni, come pazzi, fin da bambini, togliendo prezioso tempo al gioco, allo sport, alla musica, per poi scoprire cosa? Che a scuola ci hanno raccontato un sacco di balle!

Stavolta però non sono né la religione né la filosofia le pietre dello scandalo. Stavolta il problema è la storia.

La situazione è questa: tutto quello che ci hanno raccontato i libri sul ‘900 è falso. Le guerre, i buoni, i cattivi, gli imperi, le invasioni, i vincitori, i vinti, gli amici e i nemici: tutto inventato.

Come l’ho saputo? Ma dai videogiochi, naturalmente, fonte inesauribile di verità. L’illuminazione è arrivata dopo aver completato Call of Duty: Black Ops. Nel momento esatto in cui ho sparato l’ultimo colpo su quella dannata nave, dopo aver visto quello che ho visto, ho capito tutto. E ho deciso: dovevo sapere come sono  andate davvero le cose nel ventesimo secolo.

E così, dopo studi matti e disperatissimi tra un FPS e uno sparatutto in terza persona, tra uno sbarco in Normandia e un’invasione del Viet Nam, ho finalmente ristabilito la verità.

Se non hai paura, se sei forte abbastanza, dimentica tutto ciò che sai e vieni a scoprirla anche tu con me.

Attenzione: questo articolo contiene tre spoiler. Te li segnaleremo all’inizio dei relativi paragrafi.

Call of Duty

Black-Ops

[Contiene uno spoiler!] Vi ricordate tutte le storie che ci avevano raccontato sul celebre sbarco nella Baia dei Porci a Cuba, nel 1961? Tutte balle. Kennedy ed Eisenhower non volevano affatto far fuori Fidel Castro. O meglio, un po’ lo volevano. Ma in realtà gli volevano bene.

Le prove? Tutte in Cod: Black Ops, chiare come un lago senza fango. Una volta completato il gioco principale, ne parte uno secondario, Five. Ed ecco la notiziona: John F. Kennedy se ne sta in una stanza segretissima del Pentagono con Fidel Castro, Robert McNamara e Richard Nixon. Quest’ultimo passa un po’ per sfigato, McNamara fa la parte dello sbirro cattivo con Castro e JFK, in puro Massachusets-style, è rilassatissimo e terribilmente cool.

Si vede che il dittatore cubano gli fa una certa simpatia, con quel Cohiba ciancicato e la comodissima mise militare, sobria ma di un certo gusto. Ma il vero idillio esplode quando i quattro scoprono che l’intero edificio è stato invaso dagli zombie.

Black Ops

Kennedy apre con baldanza tutta yankee un armadio segreto che nasconde un’armeria da dare le vertigini a Rambo, invita i suoi tre ospiti a servirsi e poi si mettono tutti in posa, stile Fantastici 4, massicci e pronti alla pugna, amici più che mai. Non avrei voluto essere in quei poveri zombie.

Call of Duty Black Ops II, dal canto suo, ci svela finalmente alcune delle marachelle della CIA (sempre negate, naturalmente) su certe operazioncine durante la guerra civile in Angola, sulle talpe sovietiche che aveva al proprio interno (ma ce lo potevano dire, avremmo capito!) e su certi viaggetti poco chiari in Myanmar.

CoD Black Ops 2

Non solo. Ci rivela anche che una guerra con la Cina è alle porte. Il gioco lo dice chiaramente. D’altronde che ti puoi aspettare che faccia Pechino se tu gli paralizzi la Borsa con degli attacchi cibernetici? Vorrei vedere voi.

Army of Two

[Contiene uno spoiler!] Certo, a pensarci bene anche gli Americani avevano i loro motivi per fare il broncio ai cinesi. Vi ricordate quando Shanghai fu rasa al suolo? No? Naturale: nessuno ve l’ha mai raccontato! Per fortuna che c’è Army of Two: Il 40° giorno a riportare il ricordo di certe scortesie a galla.

Army of Two 40 giorno

Ma ci pensate? Quei due poveri mercenari statunitensi, Salem e Rios, vanno a Shanghai per una missioncina facile facile, e vengono accolti dai terroristi più brutali della storia, che a colpi di C4 devastano la città senza lasciare ai due ragazzoni neppure un bar dove farsi una pinta. La scortesia è proprio una deformazione inaccettabile.

Poi uno si lamenta che, in Army of Two : The Devil’s Cartel, Salem perde la brocca e, da che doveva sterminare il cartello della droga messicano di Bautista insieme al suo commilitone, ad Alpha e a Bravo, si ritrova da un momento all’altro dall’altra parte della barricata, con El Diablo come nomignolo e una maschera da blocco della digestione. Cose da pazzi.

Resistance

[Contiene uno spoiler!] E tutto questo non è nulla, se paragonato alle panzane che ci hanno propinato come storia quando ci raccontavano della II Guerra mondiale.

Prima menzogna: la Germania nazista non è mai esistita. Chissà, forse Hitler quell’esame di ingresso alla scuola di arte lo aveva passato, e faceva il pittore squattrinato in qualche casa popolare di Berlino. Comunque, niente nazismo. E per essere ancora più precisi, la II Guerra mondiale ci fu, ma non fu tra le forze dell’Asse e gli Alleati. Nossignore.resistance-3

La questione è più complicata, perché inizia in un momento ancora precedente agli anni ’40: il periodo della rivoluzione sovietica. Che, vediamo se indovini: non è mai esistita. Ora te lo dico io come sono andate le cose. O meglio, te lo dice Resistance.

L’impero russo e il suo zar se ne stanno a casa loro, isolatissimi dal mondo, senza doversi preoccupare di nessun Resistance 3 - Capellicontadino affamato, operaio marxista o amenità simili. Di questo isolamento approfittano i Chimera, una razzaccia di alieni che si insediano nell’enorme territorio non-sovietico, fanno polpette degli abitanti umani e da lì preparano l’invasione del resto del mondo, che in Resistance 3 (scopriremo poi) arriverà quasi a compimento. Per fortuna l’ex soldato americano Joseph Capelli risolverà brillantemente il caso, sconfiggendo i Chimera in zona Cesarini nella leggendaria battaglia di New York.

Altro che soviet supremi, quindi. E altro che piani quinquennali e Gulag: alieni, signori miei, alieni! E in Germania? Zero nazi, neanche sotto forma di zombie. Alieni. Alieni dappertutto. Ora tante cose si spiegano. Perché la verità, come insegnava Aristotele, è intrinsecamente più forte della menzogna, ma per vincere su di essa, a volte, è possibile che sia necessario un aiutino. E quell’aiutino si chiama: videogame.

Spec Ops: The Line

Dubai. Una fetta di opulenza occidentale in terra araba. Grattacieli ultramoderni. Palm Island, l’isola artificiale. Moda. Denaro. Ricchezza. Spiagge meravigliose. Ma soprattutto: bugie. Perché niente di tutto questo è vero. O meglio, lo è stato. Ora non lo è più. Pochi sanno cosa è successo davvero laggiù. Solo Spec Ops: The Line. Eppure è successo da pochissimo tempo.

Spec Ops The Line

Di quella maledetta tempesta di sabbia, nessuno ci ha detto nulla. E neanche dei politici scappati, lasciando la popolazione a morire tra le macerie. E soprattutto nessuno ci ha raccontato che la Trentesima squadra del maggiore Konrad, esercito degli USA, è sparita dentro quella città di sabbia, mentre era in missione.spec-ops-the-line-2

È comprensibile, però. Quando la macchina bellica più potente del mondo fa cilecca, nessuno deve sapere. E quando un brandello di deserto diventa il campo di battaglia in cui si fronteggiano predoni, soldati, agenti della CIA e generali traditori, tutti contro tutti, la questione è davvero troppo spinosa.

Insomma, se avete prenotato una vacanza a Dubai, sappiate che al vostro arrivo non troverete spiagge, ma un mare di guai. E niente acqua. Per colpa di tale Walker, per la cronaca. Che sfiga.

… e molti altri!

SingularityMa la disinformazione non finisce qui. In Singularity, ad esempio, scopriamo che nel 2010 (!) l’Unione Sovietica ha preso possesso del mondo. E tutte le immagini della caduta del muro di Berlino, allora? Facile: montature create ad Hollywood per farci credere che il pericolo comunista fosse debellato. Forse addirittura il concerto di Roger Waters dell’89 è stato un falso, ma sulla questione mi riservo di indagare più approfonditamente.

Per onestà va anche detto che Adolf Hitler non si è per niente suicidato, portandosi dietro Eva Braun e il pastore Sniper-Elite-V2-2alsaziano Blondie. Questo risulta evidente a chiunque abbia avuto la lungimiranza di giocare a Sniper Elite V2. Se infatti il Führer avesse davvero fatto quella fine, il cecchino Karl Fairburne non avrebbe passato l’inferno per ammazzarlo, dopo aver fatto fuori anche Schwaiger, lo scienziato inventore dei micidiali razzi V2.

wolfenstein-2A proposito di nazisti: la volete sapere un’altra incredibile verità, che chiunque può scoprire grazie a Wolfenstein? Volevano imbrigliare il potere di una dimensione parallela (il Velo) per trasformarla in un ordigno bellico. Per fortuna che Blazkowicz li ha beccati in tempo.

E del Viet Nam, cosa credi di sapere? Per esempio, eri conscio del fatto che il vero problema degli americani in quella Shellshock 2fetta umidissima di mondo non fossero i Vietcong, ma delle persone affette da un terribile virus, dette Gli Infetti? Caleb Walker sarà certo pronto a sottoscriverlo, anche perché il problema, per lui, era anche di carattere familiare. Eppure per conoscere la vera storia di quella sporca guerra basta giocare a Shellshock 2.

Spero che, di fronte a tante, schiaccianti prove, sarai persuaso di quante menzogne ci siano state raccontate. E che finalmente è arrivato il momento di ribellarci. Brandendo una copia del sacro Battlefield 3, scenderemo in piazza e grideremo al mondo: ridateci la verità! O ce la verremo a riprendere noi, a colpi di L1 ed R1, LB e RB o, più semplicemente, left click e right click. Bang.

Pier Francesco Piccolomini

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